Dalle Alpi al Mediterraneo: Moltrasio ancora d’oro con Marta Barelli

Dopo essere volata a Tokyo per i Mondiali Junior e sognando dall’Austria di tornarci presto per le Olimpiadi, la Canottieri Moltrasio fa scalo in Grecia per pescare una perla dal Mar Mediterraneo. Marta Barelli, moltrasina doc e in azzurro dal 2016, è stata protagonista delle regate ai Mediterranean Beach Games di Patrasso, recente competizione che riunisce gli sport legati all’acqua e alla spiaggia e che vede il canottaggio presente con le barche coastal in gare sprint, con partenza e arrivo all’ultimo scatto.

Marta Barelli, sul quattro di coppia insieme ad Arianna Bini, Benedetta Faravelli, Giorgia Pelacchi e Serena Lo Bue al timone, ha conquistato l’unico oro della delegazione italiana sprintando per la vittoria nelle tre regate sviluppate come sfide a due. Prima Spagna, poi Francia, poi ancora Spagna: stesso copione, con lo sprint finale di Marta che, da prodiera, doveva sbarcare al volo e fissare il tempo finale.

 

Un’atmosfera molto particolare, ma capace di dare ai ragazzi grande entusiasmo con la divisa Armani, il mare, la formula a metà tra gioco, gara a cronometro e regata, per altro con le barche più pesanti del canottaggio. Un risultato molto importante per Marta che ha dovuto assistere come riserva ai Mondiali U23 e ha quindi dimostrato di essere sempre pronta dentro e fuori lo scafo.

 

Dopo l’esaltante spedizione giapponese di Giulia Clerici, Arianna Passini e Nadine Agyemang-Heard, tutte medaglie iridate junior, nella trepidante attesa per il risultato di Filippo Mondelli ai Mondiali Assoluti di Linz che potrebbe regalargli anche la qualificazione olimpica, la Canottieri Moltrasio sa già anche di tornare in Grecia per gli Europei U23 con Elisa Mondelli a inizio settembre. Un viaggio interminabile nella scoperta delle capacità dei suoi ragazzi.

Francesca Caminada 
Addetta stampa Canottieri Moltrasio

I tre fiori di Tokyo: oro, argento e bronzo Moltrasio ai Mondiali Junior

Solo loro tra qualche anno potranno dirci cosa hanno provato a regatare nel futuro bacino olimpico, a continuare a scendere e salire da barche e podi, a sentire, indossare, rappresentare quella “Italy” che sorprende e i loro nomi pronunciati storpiati o finalmente giusti (vero Nadine?). Le ragazze della Canottieri Moltrasio sono oro, argento e bronzo ai Mondiali Junior di Tokyo e sono solo tre, tre per sei medaglie portate a casa. Nadine Agyemang-Heard, Giulia Clerici, Arianna Passini con le compagne azzurre del 4+ e del 4- hanno fatto una piccola grande impresa nell’arco di una notte italiana.

Giulia Clerici, al suo secondo mondiale junior, lei che è ancora categoria Ragazze, si conferma timoniera campionessa del mondo. Come un anno fa, porta il quattro con azzurro a comandare una gara di apertura che rappresenta la prima delle sue tre fatiche, la più preziosa. Neanche il tempo di indossare l’oro e ascoltare l’inno con Bianca Saffirio, Beatrice Giuliani, Lucrezia Baudino, Clara Massaria che già è in barca sul quattro di coppia, ai remi questa volta. La semifinale straordinaria si fa sentire nelle braccia e nelle gambe e l’equipaggio arriva sesto, ma la fatica deve aspettare, manca ancora la terza finale (record per una moltrasina in una sola edizione iridata): tocca raddrizzare e incitare l’8+ delle #powergirls.

Già perché nel frattempo Arianna Passini e Nadine Agyemang-Heard, una dietro l’altra, capovoga e fidata compagna, bronzo europeo in 2-, con Lucia Rebuffo e Serena Mossi, hanno fatto sognare sul quattro senza: dietro a un’arrembante e spaziale Cina che si sta prendendo scena e medagliere a scapito degli anglofoni della tradizione remiera, le azzurre, prime fino a metà gara, vincono l’argento mondiale concedendo un bis alle loro medaglie dell’anno scorso.

Ma è il tre il numero vincente del Sol Levante versione Moltrasio e quindi arriva anche la terza medaglia che sintetizza tutto: sull’ammiraglia femminile, una di fronte all’altra, una vicina all’altra (Giulia timoniera, Arianna capovoga, Nadine al 2) le ragazze bianconere, con le loro compagne di 4- e 4+, compiono un mezzo miracolo: nessun’altra barca conta atlete che hanno appena gareggiato e vinto in un’altra specialità, eppure l’Italia da quarta passa a terza negli ultimi 250 metri completando un podio che illumina i loro volti e quelli di chi è stato sveglio tutta la notte per vedere quel sorriso.

Francesca Caminada
Addetta stampa Canottieri Moltrasio