Un altro posto d’onore, là tra i grandi degli sport che dell’acqua hanno fatto il loro fuoco, a rappresentare Como, Cernobbio, Moltrasio, il Lario, il mondo. Filippo Mondelli, a sette mesi dal vuoto in cui ci ha lasciato, va a occupare lo spazio che si merita al Sacrario degli Sport Nautici di Garzola dove ieri gli è stato tributato un momento di preghiera, di ricordo e di speranza.
Dall’idea di Enzo Molteni, ex presidente della Canottieri Lario e putroppo assente all’evento per motivi di salute, la Canottieri Moltrasio ha organizzato, con la collaborazione della famiglia di Pippo, una messa di suffragio al Santuario della Madonna del Prodigio seguita dalla cerimonia al Sacrario sottostante, ricco di cimeli, simboli, effigi della marina e degli sport nautici quali nuoto, motonautica e naturalmente canottaggio. Alla presenza di tanti amici, rappresentanti delle istituzioni e delle società remiere quanti ne potevano permettere le norme anticovid, il presidente Alessandro Donegana, assistito dalla delicata conduzione di Luca Broggini, ha voluto spiegare il significato profondo di questo tributo paragonando Filippo al campionissimo di Como Giuseppe Sinigaglia, il cui skiff è conservato appeso al centro della sala del sacrario e che somigliava a Filippo per carattere, risultati e forza fisica.
Il “Sinigaglia degli anni 2000” è stato ricordato tra le lacrime, ma anche con qualche sorriso, da Michelangelo Crispi, vicepresidente della Federazione Italiana Canottaggio, da Niki D’Angelo, delegato del CONI, dal consigliere federale Fabrizio Quaglino, dagli allenatori di Filippo, Alberto Tabacco, mentore nella sua cresciuta quotidiana alla Moltrasio, e Claudio Romagnoli, tecnico azzurro che ha rivelato a tutti il potenziale del campione e che ha sottolineato come il suo atleta non fosse uguale a tutti gli altri, per la sua umanità che ancora oggi lo aiuta ad andare avanti nei momenti di sconforto.
A tributare il gigante buono ben tre sindaci le cui parole sono state più umane che istituzionali: Mario Landriscina, primo cittadino di Como, Maria Carmela Ioculano, sindaco di Moltrasio che ha annunciato la prossima intitolazione del molo del paese a chi da lì è salpato per diventare campione del mondo, e Matteo Monti, fascia tricolore di Cernobbio ma soprattutto amico di Filippo.
L’apice della cerimonia è stato naturalmente il disvelamento della teca che conterrà i simboli della carriera e della vita di Pippo Mondelli. Insieme alle sue foto più emblematiche, rappresentanti la forza e la pazienza del campione, a una sua descrizione, ai gagliardetti di FIC, Fiamme Gialle, Canottieri Moltrasio, Lario, Carate Urio, Falco della Rupe Nesso, il suo body azzurro, donato dalla famiglia e posizionato ieri e per sempre dal presidente Donegana con Elisa, sorella di Filippo.
Francesca Caminada
Addetta Stampa Canottieri Moltrasio